L’Ufficio diocesano per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto ha come principale finalità di coadiuvare in forma stabile l’Ordinario diocesano e gli enti ecclesiastici posti sotto la sua giurisdizione in tutto ciò che riguarda la conoscenza, la tutela e la valorizzazione, l’adeguamento liturgico e l’incremento dei beni culturali ecclesiastici e dell’arte sacra al fine della progettazione e programmazione di attività e interventi su edifici storici, contemporanei e le nuove realizzazioni. Offre la propria collaborazione anche agli Istituti di vita consacrata e alle Società di vita apostolica operanti sul territorio della Diocesi.
L’Ufficio, in particolare, mantiene i contatti e collabora con le Soprintendenze competenti per territorio nelle materie, nelle forme e secondo le procedure previste dall’Intesa 26 gennaio 2005 tra il Presidente della Conferenza Episcopale Italiana e il Ministro per i beni e le attività culturali; mantiene i contatti e collabora con altri organi delle Pubbliche Amministrazioni competenti in materia di beni culturali.
Negli ambiti di sua competenza, infine, l’Ufficio opera allo scopo di facilitare il dialogo, lo scambio di informazioni, la circolazione di esperienze e di competenze, la collaborazione all’interno della Diocesi, tra Diocesi della Regione, attraverso la Consulta Regionale per i beni culturali ecclesiastici, e dell’intera Nazione. Opera inoltre per favorire la collaborazione tra istituzioni, associazioni e gruppi ecclesiali e istituzioni, associazioni e gruppi comunque operanti nell’ambito dell’arte, dei beni culturali, della nuova edilizia di culto e del turismo.
Sono di competenza dell’Ufficio:
a) tutte le materie e le iniziative nelle quali si esprime la conoscenza, la tutela, la valorizzazione e l’incremento dei beni culturali ecclesiastici, tutto ciò che riguarda l’adeguamento liturgico e la cura per l’arte sacra;
b) le attività degli archivi storici, delle biblioteche, dei musei e delle collezioni esistenti nella Diocesi;
c) le iniziative riguardanti l’edilizia di culto, in particolare il coinvolgimento delle comunità, il processo edilizio, il rapporto con gli artisti;
d) le questioni attinenti la liturgia, la catechesi, il turismo, i problemi giuridici ed altre eventuali che risultano connesse con la cura dell’arte sacra e dei beni culturali. In tutti questi casi l’Ufficio procede in collaborazione con i competenti Uffici e organismi di Curia e in stretta collaborazione con gli Uffici amministrativi.